Abbiamo lavorato molto anche quest'anno.  Le nostre coltivazioni sono molte, oltre a Fresonara, dove abbiamo un'ampia coltivazione di ortaggi e frutti, anche nei terreni adiacenti alla scuola abbiamo lavorato molto.

Pubblichiamo alcune foto delle colture messe a dimora, all'interno della serra e nelle zone circostanti.

La redazione giugno 2019

Gli studenti del corso di agraria del Ciampini-Boccardo, come di consuetudine invitano a fine anno scolastico i piccoli coltivatori della scuola elementare di Fresonara, per partecipare ad una nuova lezione didattica tenuta secondo i moduli della peer education.

A Fresonara nella tenuta Fratelli Gemme, gli allievi  hanno seminato anche il mais tortonese, le  ottofile, patate, melanzane, fagiolo borlotto nano, peperoni, pomodori da tavola e da industria, ceci, zucca, zucca cedrina per le confetture e ben 24 piante di nocciole varietà Tonda Gentile Trilobata.

Un’annata ricca di colture, che premieranno il duro lavoro degli studenti, seguiti in tutte le attività dal Prof. Zailo Maurizio, agronomo, in collaborazione con altri docenti del corso, insieme alla Coldiretti e l’azienda F.lli Gemme 

A cura degli alunni del corso di agraria coordinati dal Prof. Maurizio Zailo.

L’anno sta per finire (oh che peccato!). Siamo scesi in serra per l’ultima volta a vedere come crescevano le nostre “creature”, che, a quanto pare, si sono moltiplicate insieme a una montagna di erbacce, che avevano persino coperto i nostri poveri cipollotti ormai quasi indistinguibili. Ci siamo messi di impegno: pulendo, zappando, seminando, estirpando, piantando e innaffiando e altre cose che finiscono con “ando”. Insomma una gran fatica! Abbiamo sistemato all'esterno, vicino al muro all'ombra, le piante aromatiche: timo, basilico, maggiorana, rosmarino e prezzemolo, che verranno poi usate dai ragazzi enogastronomia per cucinare. All'interno della serra invece abbiamo liberato le povere piantine di rapanelli, bietole, cipollotti, finocchietti selvatici, che erano ormai soffocate da una rigogliosa vegetazione infestante. Per sbaglio qualcuno ha estirpato una bella piantina di menta piperita credendola un’erbaccia e salvata poi dalla nostra professoressa.

Le uniche piante infestanti risparmiate sono stati i papaveri, troppo belli per essere eliminati, e una pianta di lavanda piantata da non si sa bene chi. Dopo questa ardua impresa siamo andati a pulire anche l’esterno della serra e a rigirare la terra dell’orto con la motozappa, in cui si è cimentato il nostro assistente, Gianni, infine abbiamo dato da bere alle piantine dopo averle messe a dimora.

Per quest’anno abbiamo finito il nostro lavoro. Speriamo di tornare l’anno prossimo (se non ci bocciano: incrociamo le dita!).

Rebecca Visentin – Agnese Cadetto 2R