Recensioni

-  di Lorenzo Anzalotta e Heredia Jesus -


Quest'area si occupa delle recensioni dei giochi provati(e spesso finiti)  che ci capitano sotto mano. Trovate il glossario subito qui sotto. Per eventuali  domande non esitate a chiedere e usate la nostra area commenti qui in basso, serve a quello....


Glossario

Per i meno nerd, ho deciso di scrivere grossomodo alcune definizioni  in modo semplice e simpatico

Spoiler: dal verbo inglese to spoil , rovinare, viene utilizzato nel mondo videoludico, del cinema ma anche dei libri ed è un anticipazione dei punti cruciali della trama ad opera di qualche anima del Nono Girone dell'Inferno Dantesco. Sta anche ad indicare l'elemento di carrozzeria che si installa sulla parte posteriore della macchina

Spoiler-Free: non ci sono spoiler. Che brava persona che sono.

Combo o Concatenazioni: sequenza di tasti che permette di eseguire attacchi uno dietro l'altro. Più sono lunghe e complesse più sono potenti

Battle Royale: diventati fin troppo famosi negli ultimi tempi, è una modalità in cui 100 giocatori si lanciano da un velivolo, atterrano, e con ciò che trovano si riempiono di proiettili a vicenda. vince l'ultimo che rimane in piedi. Si può giocare da soli o a squadre

Trofei: sono obiettivi da completare nel gioco, presenti sotto qualsiasi nome, i quali cambiano da piattaforma a piattaforma(PlayStation,Xbox....)

Platino: solo su PlayStation, in pratica devi ottenere tutti i trofei di un determinato gioco. Cosa ricevi? Soddisfazione e una pacca sulla spalla. No, in realtà neanche quella.

FPS: acronimo di First Person Shooting, ovvero sparatutto (o fatti imbottire di proiettili) in prima persona

Deathmatch: una ventina di persone in una mappa le quali si imbottiscono di piombo, vince chi ne fa fuori di più. Spesso e volentieri è un putiferio. Si può giocare da soli o a squadre

PvE: acronimo di Player vs Entity, cioè una persona contro il computer

Framerate: derivato dalla parola frame, ovvero frammento, il framerate, o fotogrammi per secondo, serve ad indicare quanti fotogrammi, quindi immagini, sono presenti in un secondo. Quando avviene un calo, il gioco inizia a bloccarsi e rallentare.



Spyro Remastered

Il Draghetto Ritorna con questo stile rinnovato

Ritorna il piccolo drago viola Spyro, con la versione rimasterizzata delle sue prime tre avventure la quale riaccende la vecchia fiamma di questa serie nella nuova generazione della Playstation 4.
La casa editrice "Toy's for Bob" è stata molto abile a modificare il gioco, infatti la sensazione di saltare, planare e correre controllando piccolo drago Spyro è lo stesso movimento che faceva nei giochi originali, ma con animazioni molto più dettagliate, attuali e fresche.
Gli sviluppatori non hanno alterato nulla rispetto al gioco originale a parte dove serviva un ritocco, lasciando però delle schermate di caricamento noiose come nei giochi originali. Per esempio i comandi di movimento e visuale sono cambiati per un'esperienza migliore del gioco, anche se ciò riduce la difficolta in confronto alla sua versione originale.
Casa "Toy's" è riuscita a mantenere i livelli del gioco identici a quelli dell'originale, permettendo facilmente di ritrovare missioni secondarie segrete e risolverle con la stessa difficoltà, i medesimi indovinelli che si dovevano risolvere vent'anni fa nell'originale si ritrovano. Assieme ai comandi migliorati , viene aggiunto un sistema di rintracciamento di collezionabili, facendo così felice qualsiasi collezionista di gemme, uova, totem e molto altro, con delle apposite guide le quali ti aiutano a vedere il tuo progresso con ogni livello.
La nuova gamma di colori da più vita al gioco, accompagnata da una versione modernizzata della colonna sonora originale, ma per chi preferisce la versione precedente, c'è la possibilità di cambiarla.
Le avventure di Spyro si possono finire in circa venti ore e per chi vuole ottenere il platino, ne servirebbero altre venti. Ovviamente il gioco potrebbe risultare facile per chi vi ha già giocato ma in compenso ciò farà venire ai veterani Playstation un attacco di nostalgia; ovviamente la casa ha voluto far avvicinare il mondo dei nuovi giocatori a quello dei vecchi giochi, dimostrando che passano gli anni ma alcuni videogiochi possono continuare ad appassionare le generazioni successive

Di Jesus Heredia, 3^I-Meccanica, Meccatronica ed Energia

16/11/2018


My Hero One's Justice

La barca di questo picchiaduro la quale sembra abbia l'intenzione seguire le orme del Titanic

Oggi andremo a parlare del videogioco tratto dal manga (e anche anime) di Kohei Horikoshi, franchise che, pur essendo giovane ha riscosso un successo notevole. Ma oggi siete qui per una recensione sul videogioco, quindi partiamo. Il gioco si presenta come un picchiaduro semplice ed intuitivo, dimodoché qualsiasi persona provi il titolo possa giocarlo appieno dopo pochi minuti. I personaggi sono ben dettagliati e i loro poteri ben caratterizzati e danno l’idea di ciò che sono davvero. La grafica fumettosa si sposa perfettamente con il tema ed è stato gestito artisticamente in modo impeccabile. Le ambientazioni sono molte e diverse tra loro, tutte tratte dai momenti salienti del manga; le arene presentano spesso ai bordi delle strutture verticali, come i muri dei palazzi o delle formazioni rocciose i quali possono diventare temporaneamente un campo di battaglia. Presente la modalità storia, la quale adatta un arco narrativo sia dalla prospettiva dei supereroi sia da quella dei supercattivi, la classica modalità allenamento, lo scontro online, dove si potranno sfidare giocatori da tutto il mondo o anche solo amici e la modalità missioni. Prima di passare al lato oscuro, e non intendo quello della Forza, è presente una personalizzazione dei personaggi medio-alta la quale permette di creare personaggi bizzarri.

 

Ora però viene la parte più dolorosa per il sottoscritto, il quale vorrebbe fortemente astenersi da questo ingrato compito, ma, purtroppo, gli errori compiuti non creano dei buchi nel gioco, creano abissi senza fine. I personaggi giocabili sono pochi, e sono sbilanciatissimi. Prendiamo in esame All Might, l’eroe più forte di tutti: egli. Sebbene abbia una stazza massiccia, è velocissimo nei movimenti e pesta come un fabbro. Rispetta sì la caratterizzazione del personaggio da un punto di vista artistico ma poi, nel gioco, porta ad uno sbilanciamento esagerato. Nelle modalità PvE l’intelligenza artificiale è altamente fallata: potrebbe capitare infatti che, spinto in un angolo, il personaggio avversario inizi a camminare totalmente a caso e passano una manciata di secondi prima che capisca che dovrebbe scontrarsi contro il nemico invece di tirare testate al muro. Neanche la modalità online si salva, con un menù per la scelta degli scontri pietoso e un minuto buono di caricamenti. Infine l’intero gioco ha un problema di cali talvolta paurosi di framerate e che possono durare anche un minuto o due abbondanti. Il gioco purtroppo sembra quasi fatto di fretta e completo solo per metà. Si spera che gli eventuali futuri videogiochi di una possibile saga saranno meglio bilanciati

Di Lorenzo Anzalotta, 3^N - Chimica, Materiali e Biotecnologie Ambientali

Data di pubblicazione: 30/10/18


Call of Duty Black Ops 4

Il gioco che potrebbe competere contro i recenti successi dei più famosi sparatutto

Il nuovo Call of Duty Black Ops 4, ѐ il quindicesimo gioco della serie principale omonima, sviluppato da Treyarch e pubblicata da Activision. È un semi-FPS, cioè uno sparatutto in prima persona. Il gioco, non avendo una modalità campagna, si basa totalmente sul Multigiocatore, sullo Zombies e sulla modalità inedita Blackout. All’avvio del gioco, oltre ai loghi di Treyarch e Activision, la schermata principale può essere l'anticipazione su i diversi easter egg presenti in tutto il gioco, essendo la stessa schermata un riferimento al primo gioco della serie.

Lo schema di comandi è familiare per chi ha già masticato i precedenti capitoli, dato che non ha subito alterazioni; ciò non cambia anche per chi ha giocato a qualsiasi altro sparatutto, dato che il sistema di controlli deve essere semplice e immediato nella comprensione anche per chi prende per la prima volta in mano questo genere.

La modalità multigiocatore è divisa in categorie, per giocare i più disparati tipi di partite, a seconda delle preferenze, come per esempio conquista la zona o il classico deathmatch a squadre. Le armi e gli specialisti sono del tutto inediti come negli ultimi capitoli; discorso diverso per le mappe, alcune nuove, altre invece sono ricostruzioni e adattamenti delle più famose provenienti dai precedenti capitoli, come per esempio "Slums" e "Jungle". Novità introdotta da questo capitolo, cioè la nebbia di guerra, la quale oscura totalmente la visuale della mappa, obbligando il giocatore ad avere un approccio più tattico durante la partita. È stato inoltre riconsiderato il sistema di ricompense all’aumento del rango; ora, ad ogni livello, il giocatore sarà ricompensato, a dispetto di un vecchio sistema il quale lo costringeva a giocare al titolo per un quantitativo di ore elevato e con un minimo premio.

La seconda modalità, Zombies, introdotta praticamente agli albori della saga, consiste nel sopravvivere il più possibile, appunto, a degli zombie, i quali ci attaccheranno in orde sempre maggiori. In questa sua versione, invece, è molto più dettagliato, consistente e solido rispetto al passato. Si inizia con 4 mappe, al posto di di 2, le quali seguono due diversi filoni narrativi e che possono essere seguiti scoprendo i diversi easter egg che ciascuna di esse contiene. Due sono ambientate in diversi periodi storici; uno sul famoso Titanic mentre sta affondando e l’altra nell’antica Roma. Le altre, invece, sono delle ricostruzioni di due vecchie mappe gia presenti nei giochi precedenti; "Zero" basato su una mappa all’interno del pentagono e "Alcatraz" appunto ambientato nella famosa prigione. Uno dei problemi più frequenti in questa modalità è il nuovo sistema di intelligenza artificiale che, invece di sostituire i posti presenti in una partita, blocca il giocatore, portando a un game over ingiusto.

L'ultima modalità, Blackout, è il tentativo di casa Treyarch di entrare nel mercato del battle royale che è diventato popolare negli ultimi mesi. Consiste in un’isola formata da diverse parti provenienti da tutti i capitoli della saga Call of Duty, dove cento giocatori si lanciano da degli elicotteri, devono scendere e combattere tra di loro con le armi sparse per la mappa. Questa modalità, come nel multigiocatore, ha un sistema di ricompense la quale permette di guadagnare diverse cose quali; gesti, utilizzabili durante la partita, personaggi sbloccabili e mimetiche per le armi. Uno dei diversi difetti di questa modalità è lsono gli errori di connessione alle partite, costringendo il giocatore a riavviare l'applicazione.
Il gioco ha ovviamente anche altri difetti e/o mancanze, per esempio la modalità storia, non presente nel titolo, la quale però potrebbe essere facilmente ignorata dato che l'intera saga è diventata famosa di certo non per via della campagna. Anche la grafica di certo non tiene testa per nulla agli ultimi giochi usciti.  Essendo inoltre un gioco nuovo, presenta talvolta dei pesanti bug, nonostante raramente si manifestino; Questi errori sono maggiormente visibili per chi usa il pc, mentre i giocatori delle piattaforme Playstation e Xbox sono meno influenzati da questi problemi. Casa Treyarch ha annunciato di avere già cominciato a lavorare su una patch correttiva.

Di Jesus Heredia,3^L-Meccanica,Meccatronica ed Energia

25/10/2018


Marvel's Spider-Man

la recensione sul gioco di Insomniac che ha stravolto le classifiche sulle vendite

Oggi andremo a spulciare ogni caratteristica di questo gioco, sia positiva che negativa. Cercherò di utilizzare un linguaggio comprensivo anche per i meno pratici. In ogni caso, aggiungerò un glossario in cima alla pagina. Ah dimenticavo che è una recensione senza spoiler a livelli di storia quindi leggetela fino in fondo.

 

Marvel's Spider-Man è un action open-world con protagonista, appunto, Spider-man, alias il ventitreenne Peter Parker, il quale dovrà affrontare numerosi pericoli per mettere al sicuro la propria città, Manhattan. Esclusiva PS4, è stato sviluppato da Insomniac Games; se non avete mai sentito i loro nomi, sono gli stessi sviluppatori della saga Resistance, di Rachet and Clank o del vecchissimo Spyro.

 

Avviata la prima partita, c'è il filmato iniziale di presentazione: colonne sonore in stile Marvel, una velocità e dinamicità nelle azioni e una grafica stupefacente. Insomma, il team di Insomniac ha voluto giocarsi il proprio poker d'assi immediatamente per far capire al giocatore cosa avesse tra le mani. Il sistema di comandi è abbastanza semplice e veloce da imparare, soprattutto per chi ha giocato a giochi simili quali la trilogia dei Batman Arkham o i due precedenti The Amazing Spider-man. Il combattimento, come gli altri giochi, è veloce e dinamico, in modo da poter concatenare velocemente gli attacchi. Alle combo di base si aggiungono gli Spider-Gadget, per esempio i comuni lancia-ragnatele o gli innovativi Spider-Droni, i quali potranno ribaltare velocemente le sorti della battaglia. Il grado di personalizzazione è moderato, abbiamo 27 costumi per la versione base, quasi tutti con un potere e interscambiabili tra loro. Ovviamente c'è anche un sistema di livelli, con relativi potenziamenti, sia di gadget che del ragno. Ci sono anche alcune missioni in cui non si impersonerà l'amichevole Spider-man di quartiere ma si useranno altri personaggi però dato che è una recensione spoiler-free non posso rivelarli. Di contro a tutto ciò, purtroppo, ci sono però dei lati a sfavore. La ripetitività delle missioni secondarie, degli avamposti presenti, crimini, eccetera..., potrebbe annoiare il giocatore il quale potrebbe stufarsi. Anche le prime 2/3 ore potrebbero annoiare dato che sarà tutto uno schiva-attacca, perche per sbloccare nuove abilità bisogna salire ovviamente di livello. C'è da aggiungere anche che oscillare tra i palazzi è una sensazione meravigliosa ma appena si viene bloccati da un ostacolo fisico la magia finisce come è arrivata; dall'alto Manhattan è viva, riflette quell'atmosfera affollata che realmente dovrebbe avere ma scesi a terra si scopre che le interazioni possibili si limitano a dei saluti o ad una reazione da parte delle persone nel momento in cui scaglia un oggetto; questo non si applica ovviamente durante i combattimenti a terra.

 

Il gioco ha un platino accessibile?  La risposta è assolutamente si, il gioco in generale, a difficoltà normale è accessibile a qualsiasi giocatore medio. I trofei per ottenere il platino si sbloccano quasi tutti semplicemente completando la mappa. Non è difficile, ci vuole solo un po' di tempo e dedizione. Sono stati annunciati 3 DLC (uno al mese) per tenere vivo il gioco: il primo uscirà il 23 ottobre

Di Lorenzo Anzalotta, 3^N - Chimica, Materiali e Biotecnologie Ambientali

Data di pubblicazione: 17/10/18


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